Spazio ecumenico per il cimitero monumentale di Caltagirone

Tipologia: Spazio pubblico
Anno: 2021
Incarico : Concorso di idee
Committente: Comune di Caltagirone

 

Il progetto per uno spazio ecumenico deve affrontare il tema dell’approccio universale alla spiritualità, cogliendo la diversità di fede dei singoli individui ed al contempo l’aspetto di uguaglianza degli stessi dinanzi alla loro componente spirituale, che li pone tutti ugualmente in una posizione di rispetto e abnegazione verso ciò che rappresenta il sacro.

Del resto, il termine “spazio ecumenico” potrebbe anche essere tranquillamente trasposto in “spazio dedicato alla casa dove tutti viviamo”, si evince quindi la necessità di un luogo fisico che sia rappresentativo dell’uguaglianza dell’ambiente che condividiamo, ma che al contempo lasci a ciascuno la possibilità di estraniarsi dalla sfera terrena per relazionarsi in maniera diversa con la propria fede ed il proprio io. La trasposizione di questi temi di natura sociale e religiosa in un’architettura, si basa su pochi basilari concetti, che portano in maniera inequivocabile verso soluzioni formali di forte impatto e chiarezza per chiunque vi si ponga al cospetto.

Analizzando il contesto monumentale in cui il nuovo manufatto si andrà ad integrare, risulta chiara l’esigenza di realizzare un elemento iconico e di natura introspettiva, che permetta al fruitore di trovarsi in uno spazio a misura d’uomo, anche se inserito in un complesso a scala territoriale. Ne risulta quindi un’analogia con gli spazi in cui viviamo, le nostre case, ovvero degli ambienti protetti in cui possiamo sostare e trovare riparo dal caos dei sistemi urbani in cui sono inseriti. Nel nuovo spazio ecumenico saranno quindi riconoscibili gli elementi di un’abitazione, ottenuti però tramite una rilettura dello spazio e dei materiali, al fine di restituire un forte legame con il contesto.

Un taglio netto nel centro di questo grande setto, darà modo di oltrepassare idealmente la soglia della dimora spirituale, per scoprire così al suo interno il perimetro di una cella in pietra, racchiusa da un recinto murario in pietra di Modica, formato da conci posati in modo che lascino passare dei piccoli spiragli di luce dall’interno della cella verso lo spazio in cui il fruitore si trova. Questo spazio interstiziale, identifica la condizione temporanea di passaggio dell’individuo dalla sfera sociale verso la sua intimità, rappresentata dalla cella più interna.

 
Accesso al recinto interno
 

Il fruitore sarà quindi guidato dalla luce, dapprima lungo il perimetro della cella verso lo spazio che identifica idealmente la sua sfera più intima e spirituale, e solo dopo aver percorso la penombra potrà trovare dei varchi nel recinto megalitico che gli permetteranno di oltrepassare un ulteriore limite per entrare finalmente nella cella.

 
Spazio di contemplazione e preghiera
Spazio di contemplazione e preghiera
Inserimento del muro in pisè all'interno dello spazio monumentale
 
Sezione longitudinale del nuovo spazio ecumenico
 
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