Padiglione galleggiante EXPO 2015
Tipologia: Spazio pubblico
Anno: 2014
Incarico : Workshop internazionale con Eduardo Souto de Moura
Committente: Politecnico di Milano
L’esposizione universale di Milano, nel 2015, ha dato vita ad una vasta serie di eventi collaterali su tutto il territorio nazionale, tra cui anche la cittadina di Mantova, dove si è tenuto un Workshop di progettazione internazionale con la partecipazione del vincitore del Pritzker Price Eduardo Souto de Moura.
Il laboratorio di idee lavorava sul rapporto tra Mantova e l’acqua, elemento di vita a cui la città padana è fortemente legata, pertanto il programma ha previsto sin da subito lo studio di un padiglione galleggiante che potesse ospitare eventi e mostre da un punto vista privilegiato, l’acqua appunto.
Analizzando le necessità di un padiglione espositivo di questo tipo, si è ragionato sulla flessibilità degli spazi, la modularità della costruzione stessa ed all’impiego di materiali che si legassero con l’ambiente naturalistico in cui la struttura si sarebbe andata ad inserire. Nacque così TE.M.P. “Temporary Modular Pavilion“ composto da tre semplici volumi lignei, caratterizzati da aperture sui lati corti in modo da selezionare delle vedute sul paesaggio e da una grande flessibilità di uso e ri-uso anche in diverse configurazioni.
Uno dei primi pensieri rispetto al rapporto tra la città di Mantova ed il padiglione espositivo, è stato rivolto alla relazione visiva tra i due.
Da qui la definizione di forme e spazi volti ad inquadrare alcune viste selezionate e capaci di far permeare la stretta relazione tra il costruito e l’acqua, da dove tutto nasce.
Il padiglione è quindi stato studiato in forme semplici, costituite da ripetizione di un modulo in acciaio di 3 x 3 metri rivestito poi in doghe di legno. Gli elementi risultanti, sono poi stati composti in un insieme capace di dare molteplici spazi di diversa tipologia e fruizione, a partire dalla piattaforma al livello zero, fino alla sommità della torretta a circa 10 metri di quota, dalla quale scorgere la vastità dell’orizzonte.
Questa modularità è stata ricercata anche in relazione alla possibilità di un trasporto fluviale dello stesso padiglione attraverso il semplice smontaggio dei tre elementi principali, inoltre questi componenti potranno essere poi utilizzati indipendentemente l’uno dall’altro, nell’ottica di un riuso e recupero delle risorse dopo la fine dell’evento.